Le persone consultano lo psicoterapeuta da sole o accompagnate da qualcuno del loro contesto familiare.
A volte la persona interessata prende il primo contatto, altre volte è un altro a farlo per lei. A volte c’è la consapevolezza che non è per sé stesso che sarebbe utile lo psicoterapeuta, ma per qualcun altro della famiglia, che a volte è presente già dalla prima consultazione…
Fin da subito è presente L’oggetto della discordia, il problema, il conflitto, l’incapacità, il dolore, ma anche i progetti di cambiamento che spaventano o vanno chiariti o devono prendere forma
Difficoltà nel rapporto coi figli, nel rapporto di coppia, nelle relazioni sociali o di lavoro, dipendenza affettiva.
Tutti i modi in cui si presenta l’Altro per il soggetto fanno il loro ingresso nella cura. Sono le prime esperienze con l’altro materno e con il suo desiderio, che ci hanno plasmato nella nostra capacità-possibilità di entrare in relazione con gli altri. Uno di questi altri è anche il nostro corpo: in certe esperienze soggettive, l’altro è il corpo: e l’inconscio che lo scrive. E il corpo è sempre implicato nel modo in cui ciascuno si organizza per vivere.Per questo una psicanalisi / psicoterapia è sempre una esperienza anche del corpo e con il corpo.