Questione di mood

E’ interessante come anche in seduta si faccia strada la contaminazione linguistica che prende sempre più piede nel comune parlare.

E così parole in inglese entrano nelle frasi, come scorciatoie ,e vanno nel senso del “noi ci capiamo” .Anche la gestualità del gruppo sociale di appartenenza entra in seduta, e anche in questo caso “noi ci capiamo”.

Una complicità cercata con l’analista, un essere insieme, in un nostro mondo.

L’idea che si possa fare l’economia della propria lingua, contaminandola con l’utilizzo di un’altra, che è migliore, che dice meglio.Perchè in italiano “non c’è la parola”.

Così come si tende a spostare l’esperienza analitica dalla presenza  all’online “perchè è nello spirito del tempo” percorrere una scorciatoia che pare funzionale alla riduzione dello stress della vita quotidiana.

Si tratta di modi contemporanei di sfuggire alla castrazione:l’economia delle parole che ci segnarono nella carne dall’infanzia ,così come del corpo nella sua pesantezza: tempo e spazio, gli stessi che sono implicati nella sessualità.Altro elemento problematico che si vorrebbe modificato dalla modernità fluida.

 

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