Friggere l’Aria: conversazioni metropolitane.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro amico tu mi dici che se friggo aria in questo periodo, si vede che deve essere così; in fondo tu mi dici che anche i mulini a vento friggendo aria sono utili.

So che tu mi sostieni e mi aiuti in questo modo ,e in realtà è tutto più semplice, messo giù così.

In fondo oggi  l’autoconsapevolezza, il contatto con se stessi, sembra una conquista, dovuta forse anche ai contributi delle discipline orientali ,così come ce le fanno conoscere perlomeno…

Vorrei dirti i pensieri che mi hanno originato queste tue amichevoli considerazioni.

Prima ho pensato che bella la testa di un uomo, in fondo è tutto più semplice, leggere e accettare invece che provare insoddisfazione.

Poi mi sono detta: ma se avessi saputo fare questo, io non avrei fatto ciò che ho fatto nella vita :non è questa forse infatti l’impalcatura su cui si appoggia il fatalismo?

Io da brava isterica, l’insoddisfazione invece l’ho utilizzata . Ho agito : spinta da rabbia, invidia, sentimento di inferiorità,curiosità,rischio,rivendicatività,paura,emulazione,imitazione,sfida,sentimento di superiorità, incoscienza, aggressività…..

Tutti i sentimenti e le emozioni più fastidiosi a riconoscere in sè, sono stati il motore di ciò che ho fatto.

E ciò che ho fatto mi è piaciuto.

E mi dispiacerebbe non averlo fatto.

E sono certa perchè lo so, che non ascoltavo dove ero, quando facevo, ma confusamente mi s-forzavo. Spesso ero fuori di me :il desiderio dell’uomo è il desiderio dell’altro, dice Lacan….

E poi i mulini non friggono forse l’aria perchè sono in tensione dialettica con il vento?

E’ questa tensione dialettica che sostiene il desiderio.

Di cosa è allora espressione la ripetizione propria al “friggere l’aria”?

E’ ripetizione di uno scacco.

E questo circuito che si ripete, di incontro con lo scacco, come leggerlo?

A ciascuno il compito di esercitarvi la propria competenza, sia nell’aspettare che passi ,come mi dici tu,caro amico, sia nel tentare di farlo defluire in un agire.

Quello che conta è che questo agire non si connoti come passaggio all’atto.

ciao e grazie.

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